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Alondra De la Parra

Alondra De la Parra
Alondra De la Parra Direttore
Vivi Vassileva Percussioni
Musiche di: G. A. Mayrhofer, S. Prokof'ev, A. Márquez

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Logo RSI Radiotelevisione svizzera

gio 04.12.2520:00

OSI al LAC

LAC, Lugano

Programma

Gregor A. Mayrhofer
(*1987)

Recycling Concerto per percussioni riciclate e orchestra (2022)

  1. I. The happy tsunami of wealth

  2. II. Meltdown – Meltup

  3. III. Cadenza per percussioni riciclate

  4. IV. Recycling Music

37’



Sergej Prokof’ev
(1891 – 1953)

Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25 Classica (1917)

  1. I. Allegro

  2. II. Intermezzo. Larghetto

  3. III. Gavotta. Non troppo allegro

  4. IV. Finale. Molto vivace

15’

Arturo Márquez
(*1950)

Danzón n. 2 per orchestra (1993)

10’


Concerto diffuso in diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due)


Il biglietto di questo concerto vale come titolo di trasporto valido nella data del concerto indicata in tale biglietto, quale carta giornaliera Arcobaleno, tutte le zone, in seconda classe (2.)(TK)(V).

Gregor Amadeus Mayrhofer

Recycling Concerto per percussioni riciclate e orchestra

Prima esecuzione: Reutlingen (Germania), 4 febbraio 2022. Direttore Alexander Liebreich, solista Vivi Vassileva.

Per realizzare il suo Recycling Concerto, Gregor A. Mayrhofer «ha pensato a molti nuovi strumenti a percussione, tutti realizzati con materiali riciclati, che altrimenti sarebbero finiti nella spazzatura. Contenitori di plastica diventano batterie, vetri e tappi di bottiglie diventano shaker, capsule del caffè si trasformano in campanelli arrugginiti. Tutti questi materiali, che avrebbero solo gravato sul nostro pianeta, ricevono nuova vita e un nuovo significato».

Sergej Prokof’ev

Sinfonia n. 1 “Classica”

Prima esecuzione: Pietrogrado, 21 aprile 1918. Direttore Sergej Prokof’ev

Prokof’ev nel suo Diario precisava che «se Haydn fosse vissuto nella nostra epoca […] avrebbe mantenuto il suo stile compositivo e allo stesso tempo avrebbe anche assorbito qualcosa del nuovo tempo. Questo era il tipo di sinfonia che volevo comporre: una sinfonia in stile classico».

Arturo Márquez

Danzón n. 2 per orchestra

Prima esecuzione: Città del Messico, 1994. Orchestra Filarmonica UNAM, direttore Francisco Savín

«Il Danzón n. 2 è un tributo ad un ambiente: si sforza di avvicinarsi alla danza, alle sue melodie originali, ai suoi ritmi selvaggi, anche se viola la sua intimità e il suo linguaggio armonico. È un modo molto personale di rendere omaggio ed esprimere le mie emozioni verso la vera musica popolare».

Rifiuti, come andremo avanti?

Caro pubblico,

sono estremamente felice di debuttare questa sera con l'Orchestra della Svizzera italiana, collaborando per la prima volta con la fantastica direttrice Alondra de la Parra. Insieme eseguiremo lo straordinario concerto per percussioni riciclate Recycling Concerto, un'esperienza affascinante sia dal punto di vista acustico che visivo.

Sul palco non vedrete infatti solo i classici strumenti a percussione, come la marimba, il vibrafono o il Glockenspiel, ma anche un’installazione di ben 40 metri quadrati dedicata proprio al Recycling Concerto. Questo strumentario non convenzionale è composto da una grande varietà di oggetti riciclati di uso quotidiano, tra cui 21 vasi da fiori, 24 bottiglie di vetro e oltre 48 bottiglie di plastica. Inoltre, un vecchio cestello della lavatrice, un badile, quattro vecchi recipienti per la fermentazione, due lamiere da tetto, un pezzo smontato di un'asciugatrice (che funge da güiro), due lame di sega, quattro vecchie scatolette, i nostri “campanelli Nespresso” fai-da-te, numerose vecchie pentole nonché innumerevoli sacchetti di plastica, tappi di sughero e coperchi di plastica.

Ciò che mi affascina particolarmente di quest'opera di Gregor A. Mayrhofer è il fatto che egli abbia esteso il principio del riciclare, oltre che agli strumenti, alla musica stessa: «Il concerto – spiega - è stato composto utilizzando solo quattro motivi usati da quattro multinazionali, tutte corresponsabili dell'incredibile quantità di rifiuti prodotti a livello mondiale. Se stasera ascolterete con attenzione, scoprirete in tutti i gruppi strumentali il famoso jingle di McDonald's, quello di Nespresso, il motivo di Telekom (simbolo dei nostri rifiuti elettronici) e il jingle della Coca-Cola, in tutte le varianti possibili e immaginabili. Solo quest'ultima multinazionale produce da sola circa 3 milioni di tonnellate di plastica all’anno».

Come un fil rouge, il famoso motivo della tromba tratto da The Unanswered Question di Charles Ives attraversa l'intero brano e pone la domanda centrale: come andremo avanti? Come risolvere la sfida del nostro rapporto con i rifiuti e il nostro pianeta?

Lasciatevi coinvolgere in questo viaggio acustico pieno di suoni sorprendenti e ritmi emozionanti e godetevi persino una cadenza virtuosistica su due bottiglie di plastica. Sì, avete letto bene: una cadenza eseguita su due sole bottiglie di plastica!

Spero che stasera torniate a casa pieni di entusiasmo e ispirazione, consapevoli dell'infinita creatività che può essere risvegliata in noi esseri umani. Perché se riusciamo a far suonare anche delle bottiglie di plastica, allora davvero tutto è possibile.

Vivi Vassileva

Ieri e oggi: “ricreare” sinfonie, strumenti e danze popolari

Gregor A. Mayrhofer ha suddiviso il suo Recycling concerto, dedicato alla formidabile percussionista Vivi Vassileva e composto per sensibilizzare l’ascoltatore sul drammatico problema dei rifiuti e dei veleni tossici, in tre ‘tempi’ più una cadenza. Il primo descrive un “felice tsunami di salute”. L’orchestra è specchio di una società consumista usa-e-getta che crea «una pila di rifiuti acustici che invadono tutto lo spazio sonoro». Nel secondo tempo, “Crollo e fusione”, è come se si mettesse in moto «una macchina che prende i motivi precedenti e li ricicla in nuovo materiale musicale». Così, dopo una cadenza per due bottiglie di plastica riciclate, nel ritmico finale Recycling Music «il diluvio di spazzatura del primo tempo è ricostruito con nuova musica e nuova energia».

Mayrhofer introduce negli ultimi due tempi un tema che richiama il famoso brano La domanda senza risposta di Charles Ives, «perché la grande questione in questa sfida deve avere ancora una risposta».  

La prima Sinfonia n. 1 di Sergej Prokof’ev, nella brillante tonalità di re maggiore, suddivisa in quattro ‘classici’ movimenti (Allegro, Larghetto, Gavotta e Molto vivace), fu invece completata nell’isolamento di una dacia fuori San Pietroburgo, mentre imperversava la guerra civile dell’estate 1917. Prokof’ev osservò la simmetria classica, il distacco emotivo e le maniere cortesi del modello di Haydn, ma non rinunciò all’ironia grottesca del suo orecchio “moderno”, come nel taglio esuberante e vitale dell’Allegro, nella nettezza ritmica della celebre Gavotta (il primo brano ad essere scritto nel 1916, che riprenderà nel balletto Romeo e Giulietta) e nel travolgente Finale in forma di rondò.

Nel giovane Prokof’ev c’era anche il desiderio di canzonare certi «nostri professori e musicisti inclini al classicismo (per me falso-classico)», i quali quando «ascolteranno questa sinfonia, cominceranno a protestare contro questa nuova insolenza di Prokof’ev: “guardate, non lascia tranquillo nemmeno Mozart nella tomba e lo disturba con le sue mani sporche, contaminando le pure perle classiche con le sue orribili dissonanze prokofieviane”».

Il nome del compositore messicano Arturo Márquez è salito alla ribalta mondiale quando Gustavo Dudamel e l’Orchestra giovanile Simón Bolívar hanno eseguito nel 2007 lo scatenato secondo Danzón nel loro giro americano ed europeo. Per Márquez «l’apparente leggerezza del Danzón è solo un biglietto da visita per una musica piena di sensualità e serietà, un genere che la vecchia gente messicana continua a ballare con un tocco di nostalgia, come una fuga in un proprio mondo emotivo; possiamo ancora vedere questo nell’abbraccio fra musica e danza nello Stato di Veracruz e nelle balere di Città del Messico». 

Giovanni Gavazzeni

Alondra
De la Parra

Alondra De la Parra

Ruolo

Direttore

Vivi
Vassileva

Vivi Vassileva

Ruolo

Percussioni

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Orchestra residente al LAC (Lugano Arte e Cultura) di Lugano, prosegue il suo cammino di successo fra accoglienze entusiastiche di pubblico e critica in patria e all'estero, nei maggiori teatri e sale di tutta Europa.

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