Fratres per ensemble (1977/2007)
Sinfonia da camera per archi op. 110a, dal Quartetto n. 8 in do minore (arr. R. Barshai 1967)
I. Largo
II. Allegro molto
III. Allegretto
IV. Largo
V. Largo
Concerto diffuso in diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due) e videostreaming RSI (rsi.ch/musica).
Nell'ambito di Focus Berio (https://www.conservatorio.ch/focusberio)
Il biglietto di questo concerto vale come titolo di trasporto valido nella data del concerto indicata in tale biglietto, quale carta giornaliera Arcobaleno, tutte le zone, in seconda classe (2.)(TK)(V).
A Drama in the Air per orchestra
Prima esecuzione: Copenhagen, giugno 2021 (nell’ambito del concorso per giovani direttori Malko Competition)
Un difficile viaggio in mongolfiera, dall’omonimo racconto di Jules Verne: una metafora in musica scritta per il concorso della Radio danese per giovani direttori d’orchestra Malko Competition (edizione 2021)
Sonata per clarinetto e orchestra n. 1 in fa minore op. 120 (arr. L. Berio)
Prima esecuzione (arr. L. Berio): Los Angeles, 6 novembre 1986. Orchestra Filarmonica di Los Angeles, direttore Daniel Lewis, solista Michele Zukovsky
«Per molti anni parecchi amici, virtuosi della viola e del clarinetto, mi hanno espresso il rammarico che il loro strumento non potesse giovarsi di un repertorio con orchestra sufficientemente ampio. Gli amici, dunque, con la complicità di un mio vecchio amore di gioventù (la Sonata op. 120 n. 1 in fa minore per clarinetto o viola e pianoforte di Brahms) mi hanno convinto» (Luciano Berio)
Fratres per ensemble
Una statica mutabilità: il minimalismo spiritualista e ieratico di Arvo Pärt nella tecnica di evocazione delle campane, stile compositivo da lui stesso definito tintinnabuli.
Sinfonia da camera per archi op. 110a dal Quartetto n. 8 in do minore (arr. R. Barshai)
In memoria del compositore di questo quartetto oppure delle vittime della guerra e del fascismo. Una retrospettiva compositiva sulle quattro lettere della firma musicale di Šostakovič: DSCH = D-Es-C-H = Re-Mi bemolle -Do-Si
Carissimo pubblico,
Luciano Berio ha orchestrato con la maestria che gli viene universalmente riconosciuta uno dei capolavori scritti per clarinetto e pianoforte, la Sonata op.120 nr.1 in fa minore di Johannes Brahms.
È con grande piacere ed entusiasmo che ho accolto l’invito del nostro direttore artistico Barbara Widmer ad eseguirla per voi all’interno della rassegna Focus Berio, allestita per celebrare i cento anni dalla nascita del compositore.
Questa versione mette in risalto il dialogo tra me e la “mia” orchestra, trasformando la pagina in un vero e proprio concerto di Brahms per clarinetto. È stata scritta per l’Orchestra filarmonica di Los Angeles ed eseguita per la prima volta nel 1986 dalla clarinettista Michele Zukovsky mentre - curiosa coincidenza - il direttore d’orchestra di questa sera, Holly Hyun Choe, era tra il pubblico in occasione di un mio recital proprio a Los Angeles nel 2011.
Los Angeles e Lugano (Lugangeles, come viene affettuosamente chiamata dai colleghi più giovani) questa sera non sono poi così distanti!
Buona serata e buon ascolto,
Corrado Giuffredi
Jules Verne pubblicò Un drame dans les airs per la prima volta sulla rivista letteraria Musée des familles nell'agosto del 1851, con il titolo La science en famille: Un voyage en ballon. È il racconto di un drammatico viaggio in mongolfiera: proprio quando il pilota inizia l'ascesa sui cieli di Francoforte, uno sconosciuto salta a bordo, con l’intento di portare l’aerostato più in alto possibile, anche a costo della vita. Il racconto si conclude con la morte dell’intruso – che porta a compimento il suo folle intento – e il rocambolesco salvataggio del pilota, che pronuncia queste rassicuranti parole: «Possa questa terribile narrazione, pur istruendo chi la legge, non scoraggiare gli esploratori dell'aria». A Drama in the Air, commissionato alla compositrice svedese Britta Byström dall'Orchestra sinfonica nazionale danese per il Concorso Malko Competition del 2021 e proposto questa sera in prima esecuzione svizzera, si ispira a questo racconto: «Ho cercato di catturare questa pericolosa ascesa con la musica…» spiega la compositrice «forse ci sono delle analogie tra la conduzione di una mongolfiera e la direzione di un'orchestra? E il concorso per direttori d'orchestra può essere considerato di per sé una sorta di "dramma in aria", dal momento che i concorrenti dirigono la musica con dei gesti nell'aria!».
A tutt’altra temperie appartiene la prima delle due Sonate composte da Johannes Brahms nel 1894 e dedicate al clarinettista Richard Mühlfeld (1856-1907). Quello per il clarinetto fu per Brahms un interesse tardivo: vi si era dedicato soltanto dal 1891, completando il Trio op. 114 e il Quintetto op. 115. Interesse che risulta tanto più sorprendente se si pensa che il clarinetto, malgrado i contributi di Carl Maria von Weber e Louis Spohr, non era riuscito ad assurgere a un ruolo di particolare rilievo nel corso dell’Ottocento romantico. La versione con orchestra è opera di Luciano Berio, che preparò questa trascrizione per l’Orchestra Filarmonica di Los Angeles nel 1986. Le ragioni di questa insolita operazione risiedono nell’insistenza di «parecchi amici, virtuosi della viola e del clarinetto», rammaricati del fatto che il loro strumento non contasse su un repertorio con orchestra sufficientemente ampio, e nell’amore che Berio nutriva per questo brano. La sonata, dichiara Berio, diventa quasi un concerto, con l’aggiunta di due brevi introduzioni al primo e al secondo movimento.
Arvo Pärt compose invece Fratres (fratelli, in latino) nel 1977 nella versione per orchestra da camera. A questa ne seguirono altre, per organici che vanno dal quartetto di sassofoni all’ensemble di percussioni, passando per una versione per violino e orchestra, del 1992. La ragione di questa mutabilità ci viene spiegata dallo stesso compositore, quando afferma che «il timbro particolare di uno strumento fa parte della musica, ma non è l'elemento più importante. Se lo fosse, mi arrenderei all'essenza della musica. La musica deve esistere di per sé... due, tre note... l'essenza deve essere lì, indipendente dagli strumenti». Questo disinteresse per la caratterizzazione timbrica si combina con una tecnica sviluppata nel 1976, detta tintinnabuli, che Pärt descrive come «l'evocazione delle campane, della loro complessa ma ricca massa sonora di armonici, del graduale dispiegarsi di schemi impliciti nel suono stesso e dell'idea di un suono che è simultaneamente statico e in divenire». Questa tecnica fa uso di formule basate su sequenze di triadi maggiori e sulla movimentazione di strutture in realtà piuttosto statiche, a rievocare in forma minimalista atmosfere ieratiche e dal gusto anticheggiante.
La Sinfonia da camera Op. 110a è la trascrizione del Quartetto n. 8 Op. 110 di Dmitrij Šostakovič che Rudolf Barshai, fondatore e direttore artistico dell'Orchestra da Camera di Mosca, realizzò nel 1967 con il permesso del compositore. Nell'estate del 1960 Šostakovič era a Dresda per scrivere la musica per il film di Lev Arnshtam Cinque giorni, cinque notti. Impressionato dalla devastazione in cui la città ancora si trovava dopo i bombardamenti del 1945, invece della colonna sonora del film, compose il Quartetto n. 8. «Per quanto abbia cercato di iniziare la musica del film, non mi piaceva. Invece, ho composto un quartetto non necessario e ideologicamente insostenibile. Ho pensato che se fossi morto improvvisamente, difficilmente qualcuno avrebbe scritto e dedicato un’opera alla mia memoria. Così ho deciso di fare io stesso qualcosa di simile. "In memoria del compositore di questo quartetto" dovrebbe essere scritto sulla copertina». I cinque movimenti che lo compongono sono infarciti di autocitazioni e riferimenti ad altri compositori, sostenuti da un tema conduttore ricavato dalle iniziali di Šostakovič nella notazione alfabetica tedesca: DSCH = D-Es-C-H = Re-Mib-Do-Si. Alla fine, il quartetto fu dedicato «alle vittime della guerra e del fascismo» ma non è chiaro se sia da intendere come un percorso introspettivo, piuttosto che un riposizionamento politico di Šostakovič davanti agli orrori della guerra e della dittatura.
Massimo Zicari
Ruolo
Direttore
Ruolo
Clarinetto
Orchestra residente al LAC (Lugano Arte e Cultura) di Lugano, prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015.
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